Stiamo notando, tutti presumo, sporgendo la testa alla finestra di casa, che c’è qualcosa di diverso. Il silenzio dovuto al diminuire di automobili che circolano. L’aria che inizia ad essere respirabile. Il tempo che è felice e fa capire che sta meglio, donandoci giornate di sole. Che in parte fa soffrire, dovendo rimanere in casa, ma che può servirci per ragionare su molti aspetti della vita… In questi giorni il prezzo del petrolio è crollato. Da un lato vediamo quindi i costi ribassati e ci piace, ma dall’altro? Pensiamo bene, quanto ci metteranno i prezzi a decollare di nuovo?
FORSE, sarebbe il momento per gli investitori di puntare sulle risorse rinnovabili. Capendo, ora più che mai, quanto sia un investimento sicuro e, soprattutto, intelligente! Se una pandemia riduce le emissioni di gas serra o quelle di inquinanti, infatti, non si tratta di un risultato per il quale festeggiare. Perchè le sue conseguenze sull’ambiente non dureranno a lungo. Quel che occorre è la scelta consapevole verso un diverso e più sostenibile modello di sviluppo: «Non c’è nulla da festeggiare per un probabile declino delle emissioni causato dalla crisi economica perché in assenza delle giuste politiche e misure strutturali questo declino – osserva il direttore dell’Agenzia internazionale dell’energia (Iea), Faith Birol– non sarà sostenibile», e finirà per ricadere sulle spalle della popolazione.